Pullman usati: al via la fiera internazionale

Al via il BusStore Show 2018, la fiera internazionale dei pullman usati che si terrà a Varsavia il 9 e 10 marzo.

Un evento particolarmente atteso quello in programma il prossimo mese, da parte di tutti coloro che operano nel settore dell’acquisto e della vendita di pullman usati.

Quest’anno, a differenza degli anni scorsi, l’appuntamento non è più in Germania, a Neu-Ulm, ma in Polonia, a Varsavia, che per l’occasione sarà presa d’assalto dagli specialisti e dagli operatori nel settore dell’acquisto e della vendita di pullman usati.

Se in occasione dell’edizione 2017 sono giunte oltre mille persone da 21 paesi, quest’anno si preannuncia un’affluenza ancora maggiore, per una rassegna di pullman usati imperdibile.

In scena al salone di Varsavia una selezione ampia e variegata di pullman usati mantenuti in maniera in ottimale, di tutte le principali marche e modelli.

Autobus di linea e minibus, autobus da turismo, autobus a pianale elevato, a pianale ribassato, autobus extraurbani e a due piani saranno in esposizione, a disposizione di tutti gli addetti ai lavori e appassionati, pronti per essere valutati dal vicino in ogni singolo dettaglio.

Inoltre, a disposizione di tutti i visitatori, la possibilità di realizzare un test-drive di tutti i pullman usati presenti in esposizione.

La rassegna, in scena al Ptak Warsaw Expo in Polonia, avrà luogo il 9 e 10 marzo 2018 dalle ore 9 alle ore 17.

Un’esperienza che ne vale davvero la visita!

 

 

Slitta il divieto di circolazione degli Euro 2. Ora entrano in gioco gli autobus usati

Dove eravamo rimasti

Il 1° gennaio 2023 doveva segnare una data importante per il mondo del trasporto pubblico locale.

L’inizio del nuovo anno, infatti, avrebbe dovuto vedere il divieto di circolazione degli Euro 2 o, per essere più precisi, si sarebbe dovuto assistere al ritiro dalla di circolazione sul territorio nazionale dei veicoli a motore delle categorie M2 e M3 alimentati a benzina o gasolio di classe Euro 2.

Questa misura era stata decisa dal Governo per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione del pacchetto europeo “Fit for 55%” e, in un’ottica di miglioramento e ripresa post covid, era stata collegata ai fondi stanziati dal PNRR per incentivare la mobilità sostenibile.

A tal proposito il decreto-legge 121/2021 aveva pianificato un dettagliato programma di riduzione della mobilità più inquinante che avrebbe visto il ritiro dalla circolazione di mezzi alimentati a benzina o gasolio con caratteristiche di:

  • Euro 1 dal 30 giugno 2022,
  • Euro 2 dal 1° gennaio 2023,
  • Euro 3 dal 1° gennaio 2024.

Questo programma aveva messo in allarme le associazioni dei trasporti. Anav e Asstra avevano segnalato al Governo come  il divieto di circolazione degli Euro 2 prima e poi degli autobus Euro3 l’eliminazione in così poco tempo di gran parte dei mezzi circolanti e la mancanza di adeguate infrastrutture a sostegno della mobilità sostenibile avrebbero causato gravi disservizi al tpl.

La situazione degli autobus italiani

Secondo i dati del Mims il parco autobus destinato al tpl conta attualmente 42.000 mezzi. L’8,45% di questa cifra è composto da autobus Euro2 e il 23,4% da mezzi Euro 3 mentre negli ultimi 2 anni è aumentata la quantità di autobus Euro5 ed Euro 6, passati dal 55,95 al 61,5%.

Il rispetto della tabella di marcia prevista dal decreto 121/2021 con l’eliminazione, nel giro di 2 anni, dei veicoli con caratteristiche inquinanti Euro2 ed Euro3, significherebbe il ritiro di oltre 13.000 mezzi, più di un terzo del totale circolante.

Risulta evidente come la mancanza di mezzi e infrastrutture per la mobilità ecologica e sostenibile renderebbe impossibile rimpiazzare tale carenza.

La situazione attuale: slitta il divieto di circolazione degli autobus Euro 2

Proprio per queste ragioni, oltre che per il perdurare della guerra russo-ucraina e della conseguente crisi energetica, il secondo passo del programma previsto dal governo è slittato. Il decreto Milleproroghe, infatti, ha stabilito uno spostamento della data riguardante il divieto di circolazione per gli Euro 2.

Se la proibizione riguardante la circolazione per degli autobus Euro 1 è correttamente entrata in vigore alla fine di giugno 2022, quella riguardante i veicoli Euro 2 è stata rimandata al prossimo anno ovvero al 1° gennaio 2024.

Questa risoluzione porterebbe a coincidere le date di ritiro di Euro 2 ed Euro 3, accentuando la gravità delle problematiche legate a tale situazione.

Nonostante questo allineamento non sembri verosimile e suggerisca un possibile rinvio del ritiro degli Euro 3 al 2025, al momento non ci sono conferme in tal senso e permangono i dubbi in merito all’impatto che queste misure potrebbero avere.

L’aiuto arriva dagli autobus usati

Di fronte a questo stato di incertezza che non offre soluzioni sicure per compensare gli imminenti ritiri dalla circolazione di una così consistente quantità di mezzi, un aiuto arriva dagli autobus usati.

Ricorrere ad autobus Euro 5 o Euro 6 che hanno già un trascorso alle spalle ma presentano ancora indubitabili caratteristiche di sicurezza e funzionalità consentirebbe di assorbire il colpo inferto al tpl dal decreto 121/20221 e di garantire la continuità del trasporto che altrimenti sarebbe costretto a subire forti disservizi con ritardi e soppressioni di corse o anche di intere linee aprendo molti possibili scenari di insoddisfazione sociale e lavorativa.

Il ricorso agli autobus usati, inoltre, permetterebbe di sostenere il peso della richiesta di trasporto e traghettare li parco mezzi circolante verso una più efficace integrazione di mezzi elettrici, a idrogeno e ibridi e delle relative reti infrastrutturali.

Perché rivolgersi a Basco

Per garantire la sicurezza e la qualità del servizio pubblico con l’usato sarà necessario rivolgersi interlocutori di provata affidabilità e competenza.

Basco S.r.l. è uno dei più importanti player sul mercato degli autobus usati a livello nazionale e internazionale.

Forte di oltre 30 anni di esperienza con i più importanti interlocutori pubblici e privati europei, Basco è in grado di garantire un’offerta di mezzi euro 5 ed Euro 6 capace di soddisfare tutte le esigenze del trasporto pubblico locale ma anche di quello privato.

Il parco mezzi di Basco S.r.l. è vario e completo per tipologia, capienza a forme di alimentazione. Contattaci per scoprire la qualità dei nostri mezzi, le soluzioni che proponiamo e gli importanti i marchi dei nostri veicoli.

Basco diventa distributore esclusivo di Filobus Skoda in Italia

Una nuova importante collaborazione è appena iniziata a conferma della grande qualità che caratterizza i servizi offerti da Basco Srl.

 Stiamo parlando della partnership tra uno dei più importanti produttori di filobus al mondo, Skoda Electric, e Basco Srl, l’azienda leader nella fornitura di mezzi destinati al trasporto pubblico in Italia, che grazie alla profonda esperienza e alla qualità di un servizio d’eccellenza soddisfa oggi oltre il 50% delle esigenze di mercato in un ambito competitivo ed esigente.

L’azienda comasca, ben nota nel settore, diventa rivenditore esclusivo di filobus in Italia per Skoda e si aggiudica un’importante fetta di mercato diventando riferimento imprescindibile per quanto riguarda la mobilità pubblica sostenibile nel nostro Paese.

Una generazione che guarda al futuro con entusiasmo

Per la realizzazione di questo grande progetto si è rivelata essenziale l’intraprendenza di un’azienda che, giunta ormai alla seconda generazione, non ha perso nulla della spinta imprenditoriale e dell’entusiasmo con cui 40 anni fa è iniziata l’avventura di Basco Srl ma, al contrario, ha saputo raccogliere il testimone e affrontare le sempre più complesse sfide offerte dalla gestione della mobilità pubblica con serietà, passione e anche con un po’ di quella leggerezza che –come diceva Italo Calvino– non è superficialità, ma saper guardare le cose dall’alto.

È dall’alto di una tradizione consolidata e strutturata –che fa di Basco il primo player in Italia per storicità, capillarità, numero di mezzi movimentati e presenza sul mercato– che si genera una prospettiva ampia capace di abbracciare le molteplici e variegate richieste del mercato con un’offerta sempre più completa ed esaustiva, composta oggi non solo da mezzi usati ma anche dalle principali novità delle più importanti case automobilistiche, come dimostra la collaborazione con Skoda.

In questo quadro di crescita e costante miglioramento delle performance e dei servizi offerti la collaborazione con Skoda Electric va ad aggiungere un importante e prestigioso tassello che contribuisce a incentivare la trasformazione identitaria di un brand che sempre più punta a posizionarsi sul mercato per la sua capacità di soddisfare le esigenze di mercato con un’offerta completa a 360 gradi sia dal punto di vista dei veicoli movimentati che da quello dei servizi offerti.

Il domani è sostenibile

In quest’ottica, la scelta di una collaborazione, quella con Skoda Electric, che guarda con interesse all’aspetto sostenibile della mobilità non fa che confermare come il passaggio generazionale, lontano dall’appiattire la proposta di Basco su un’offerta consolidata ma standard come accade in molti casi, abbia funzionato come un volano moltiplicatore di  energie, competenza ed entusiasmo, apportando, soprattutto, lo sguardo nuovo di una gestione che si deve confrontare ogni giorno con novità di problematiche un tempo impensabili.

Ecco, quindi, che la scelta di portare i filobus in Italia non risponde solo a una ricerca di completezza e strutturazione dell’offerta ma anche a quelle domande di natura etica – declinate, in questo caso, in ottica di sostenibilità – che un’azienda che si occupa di mobilità su strada non può ignorare.

I Filobus in Italia

Ben lungi dall’essere un mezzo legato al passato, il filobus gode invece di ottima salute. Dal 1990 sono stati costruiti e messi in funzione 45 sistemi filoviari in tutto il mondo e più della metà (27, il 60%) in Europa.

I paesi che maggiormente hanno favorito l’implementazione di questo mezzo sono Italia (575 filobus), Grecia (366) e Francia (219). In Italia, in particolare, il parco mezzi ha di recente abbassato l’età media dei veicoli circolanti grazie a un rinnovo che ha interessato quasi il 30% dei filobus.

Tra il 2016 e il 2021 la percentuale di nuove immatricolazioni sul totale dei filobus circolanti è arrivata al 71%.

Considerato che l’Europa si propone di diventare, entro il 2050, un continente a impatto climatico zero e gli obiettivi nazionali mirano a un rinnovo delle flotte che dovranno comprendere fino al 65% di mezzi green per il 2030, la scelta di puntare sui filobus, il mezzo più ecologico, s’inserisce in una pianificazione strategica di lungo periodo agevolata anche dagli importanti fondi (3,6 miliardi di euro) destinati dal PNRR al rinnovo della mobilità pubblica.

In un settore come quello della mobilità su strada e in un contesto di nicchia come quello dei trasporti pubblici, l’attenzione verso le tematiche ambientali può rivelarsi una strada particolarmente complicata da percorrere. Questo però non ha fermato l’azienda di Olgiate Comasco che fin dai primi anni della propria storia ha scelto di orientare la proposta verso un prodotto, i mezzi usati a gasolio e a metano, che già ammiccava a quelle esigenze di risparmio e rispetto per l’ambiente che negli anni si sarebbero imposte per importanza e gravità. 

La scelta di veicolare il trasporto elettrico con la collaborazione tra Basco srl e Skoda e la rivendita di filobus in Italia si inserisce proprio in quest’ottica di responsabilità che informa non solo il valore del servizio ma anche l’attenzione per la qualità della vita e il miglioramento delle condizioni di mobilità pubblica.

Non solo usato: l’importanza di un’offerta completa

Sono proprio la responsabilità e la serietà con cui tutti i componenti dell’azienda – dalla direzione ai singoli collaboratori – interpretano il proprio lavoro e la mission aziendale, che hanno agevolato la collaborazione che fa di Basco l’azienda di riferimento per l’implementazione di filobus Skoda in Italia.

L’azienda ceca ha saputo riconoscere in Basco srl, un partner qualificato e rinomato capace di soddisfare in maniera puntuale ed efficiente le richieste dei propri interlocutori grazie alla grande conoscenza dei mercati, nazionale e internazionale, l’esperienza delle loro dinamiche la grande competenza nata dal confronto con esigenze sempre diverse.

Basco Srl ha cercato nella partnership con Skoda un player importante, i cui standard produttivi confermassero il valore della proposta commerciale dell’azienda comasca.

La gamma di veicoli movimentata da Basco comprende oggi autobus usati urbani, interurbani e turistici, alimentati a gasolio, metano o ibridi/elettrici. Tra le proposte, inoltre è possibile selezionare la scelta in base alla capacità richiesta con proposte cha vanno dai minibus agli autosnodati.

Vuoi saperne di più sulla nostra offerta o sui filobus Skoda? Contattaci e parlane con i nostri esperti.

Next Mobility Exhibition: la fiera di autobus 2022 per le sfide della mobilità

“Una sfida, certo, ma anche un’occasione imperdibile per ammodernare il sistema del trasporto pubblico riattivando la domanda e rispondendo alle nuove esigenze dei cittadini”

È così che Next Mobility Exhibition afferma il suo grande e ambizioso obiettivo: ripensare il sistema dei trasporti per agevolare la mobilità delle persone e per dare una spinta alla transizione ecologica. Tutto questo, sempre attraverso l’introduzione delle tecnologie, dei mezzi e delle politiche più sostenibili e all’avanguardia.

Ma in che cosa consiste quindi Nex Mobility Exhibition? Si tratta della grande fiera di autobus internazionale biennale, la cui prossima fermata si terrà tra il 12 e il 14 ottobre 2022, presso Fiera Milano (Rho), e che è completamente dedicata allo sviluppo e all’esibizione di nuove soluzioni per la mobilità collettiva.

Questa exhibition bus rappresenta infatti un vero e proprio luogo di incontro, dove è possibile incontrare esperti, professionisti e operatori del settore per il confronto e lo scambio di idee sul tema della mobilità. Produttori e distributori di autobus, carrozzerie e allestitori, energy company e fornitori di software e tecnologie si confronteranno sui macro-trend tratteggiati dalla Comunità Europea, in un vero e proprio caleidoscopio di competenze in questa fiera di bus.

Ma come è strutturata questa exhibition bus? Vediamolo più nel dettaglio.

Il programma 2022 della fiera sugli autobus

Il programma di Next Mobility Exhibition, per questa fiera di autobus 2022, si concentrerà su tre grandi pillar: la transizione energetica, la digitalizzazione e l’innovazione. Questi temi verranno trattati dagli stessi protagonisti del settore dei trasporti, in un ricco programma di eventi e appuntamenti.

Tra il programma della fiera di bus sono previsti ad esempio incontri ed eventi il cui scopo è quello di ragionare insieme e ripensare il trasporto commerciale con autobus, le linee a lunga a percorrenza, la transizione energetica, la valorizzazione dei territori, il sistema di bigliettazione e anche l’introduzione dei bus elettrici come nuova best practice.

Ma questa fiera bus per l’innovazione e la sostenibilità non comprende solamente incontri ed eventi: per incentivare la generazione di nuovi business e contatti, oltre che la presentazione di novità e lo sviluppo di soluzioni innovative, la Next Mobility Exhibition include anche l’esibizione di veicoli per il trasporto pubblico e l’installazione di un’experience area per testare nuovi sistemi di trasporto. Sono state anche organizzate tante possibilità di incontro per momenti di networking e workshop.

Ma quali saranno le sfide da affrontare durante questa exhibition bus?

Ogni incontro e ogni programma di questa fiera di bus partirà da un unico e grande dato di fatto: arrivare a emissioni zero entro 2050 e ridurre del 90% le emissioni di gas nei trasporti, come sancito dal Green New Deal Europeo. È proprio da questo punto che ogni evento e appuntamento dovrà partire per ripensare e definire le giuste strategie per la transizione energetica e la digitalizzazione: solo in questo modo sarà possibile definire un nuovo modello di mobilità smart, che sia quindi altamente integrata e assolutamente sostenibile.

In questo senso il TPL (trasporto pubblico locale) dovrà diventare sempre più efficiente e intelligente, come anche il trasporto commerciale che, attualmente in Italia, è composto da più di 6.000 aziende, tra cui anche Basco bus. Da più di 40 anni operiamo nella compra-vendita degli autobus usati, affrontando e cogliendo come grandi opportunità le sfide imposte dalla mobilità: scopri la nostra sezione Cerca usato e scopri il nostro modello per una transizione ecosostenibile.

Noi di Basco bus saremo presenti alla Next Mobility Exhibition, e tu? Il nostro team è sempre disponibile per ogni domanda o informazione, quindi non esitare e Contattaci in qualsiasi momento.

Cos’è la mobilità sostenibile?

Le sfide della mobilità urbana sono sempre più numerose e complicate. Basti pensare a quanto noi stessi ci muoviamo, durante il giorno o durante la notte, a bordo di una macchina, di una moto, di un aereo oppure ancora di un autobus. Per non parlare dell’inquinamento generato da congestioni e incidenti.

Soprattutto nelle città affollate, i mezzi di trasporto pubblici e privati rappresentano i principali responsabili dell’aumento di Co2 nell’aria. Per questo motivo, a livello internazionale, si sta parlando sempre più della necessità di attuare una vera e propria transizione ecologica, verso una mobilità sostenibile.

Ma che cos’è la mobilità sostenibile? È la stessa Commissione Europea, già nel 2006, a dare una definizione di mobilità green. Parla proprio di un nuovo modello sostenibile, attraverso cui sarà possibile “predisporre sistemi di trasporto che rispondano alle esigenze economiche, sociali e ambientali della società”.

L’obiettivo è quello di ridurre al minimo l’impiatto delle emissioni nocive sull’ambiente, tramite la massimizzazione dell’efficienza e della rapidità degli spostamenti e offrendo quindi un elevato livello di mobilità ai cittadini. La mobilità green volge una rinnovata attenzione non solo all’aspetto ambientale, ma anche a quello umano.

Ma come farlo nel concreto? Vediamo insieme alcuni esempi di mobilità sostenibile, per promuovere un modello alternativo e innovativo per il sistema dei trasporti.

Un esempio di mobilità sostenibile: gli autobus a basse emissioni

Esistono tante e diverse strategie per favorire lo sviluppo di una cultura dei trasporti più sostenibile, dalle pratiche di mobilità dolce, che suggerisce lo sfruttamento della forza fisica invece che del motore, fino alle pratiche del car pooling, che permette invece di condividere la propria auto con altri passeggeri.

In questo articolo, però, approfondiamo una particolare pratica di mobilità green e che si concentra sulla mobilità dei trasporti interurbani e urbani, e in particolare degli autobus. Un primo e semplice modo, infatti, per favorire la riduzione dell’inquinamento è proprio quello di scegliere mezzi a basse emissioni per i propri spostamenti.

In questo senso, gli autobus elettrici rappresentano la vera e più avanzata sfida per il prossimo futuro, ma anche gli autobus a gas naturale, come quelli a base di metano o Diesel Euro 5 o Euro 6, sono riconosciuti a livello internazionale come una valida soluzione per contribuire alla transizione ecologica. In particolare, gli autobus a biometano possono arrivare a ridurre le emissioni di Co2 dall’80% fino al 180%.

Questi esempi di mobilità sostenibile contribuiscono fortemente al contrasto del cambiamento climatico, soprattutto nei luoghi dall’elevata urbanizzazione, in cui quindi persiste un’alta circolazione di mezzi e persone. Nel 2018 in Italia, il numero di autobus a basse emissioni si calcolava essere parti a 25,8 ogni 100 bus utilizzati; un numero che ci si auspica aumentare nel prossimo beve periodo.

Per rispondere in maniera efficace alle sfide della mobilità urbana, bisogna quindi scegliere comunemente un nuovo modo di muoversi, più intelligente ed efficace, in completa ottica mobilità green. Per questo motivo, Basco lavora con un gruppo giovane, affiatato, internazionale e dalla grande esperienza, in grado di comprendere le sfide attuali e affrontarle con una visione orientata al futuro.

Se vuoi partecipare a questa transizione ecologica con soluzioni di mobilità green, visita la nostra sezione Cerca usato: troverai tante diverse soluzioni di autobus a metano, aggiornate ed efficienti per ridurre al minimo le emissioni di Co2. Per qualsiasi domanda non esitare e Contattaci! Ci impegniamo a rispondere a ogni richiesta con la massima velocità, concretezza e professionalità che i tempi ci impongono.

PNRR E MOBILITÀ SOSTENIBILE: HAI PENSATO AGLI AUTOBUS USATI?

Il PNRR (Piano Nazionale di Ripartenza e Resilienza) ha stanziato ben 57 miliardi di euro per la transizione ecologica e le infrastrutture sostenibili. In particolare, 8.590 milioni di euro sono destinati allo sviluppo di un trasporto locale più sostenibile e, entrando ancor di più nello specifico, si può vedere che 3.215 milioni potranno essere impiegati nel rinnovo di flotte bus e treni verdi e 2.415 milioni andranno al rinnovo di parchi autobus regionali per il trasporto pubblico con veicoli a combustibili puliti.

Il PNRR è stato finanziato dall’Europa e approvato dall’Italia per far fronte alla grave crisi economica provocata dalla pandemia. Il settore dei trasporti è stato e continua ad essere uno di quelli maggiormente colpiti dalle conseguenze negative del Covid quindi il sostegno europeo si presenta come una vera possibilità di rinnovo, oltre che di ripartenza, verso un modo più sostenibile, efficace e vantaggioso di gestire i traportati pubblici.

Grazie al PNRR i trasporti potranno mettere in atto quella trasformazione green di cui in Italia c’è veramente bisogno. Secondo le stime, infatti i trasporti del nostro paese sono il settore che più di tutti libera gas a effetto serra. A livello mondiale ci posizioniamo al secondo posto.

Se, a livello di trasporti privati si cominciano a vedere importanti crescite nell’acquisto di auto elettriche, è comprensibile perché le istituzioni puntino sull’implementazione di veicoli green ed elettrici per incentivare la mobilità sostenibile.

Nell’ottica adottata dal PNRR, la mobilità sostenibile si sposa con l’alimentazione elettrica e in effetti ben 1,9 miliardi di euro sono stati destinati all’acquisto di autobus elettrici e a idrogeno nei grandi comuni.

 

PNRR e mobilità sostenibile: le opzioni sono molte

 

Quella elettrica e quella a idrogeno non sono le uniche modalità di alimentazione compatibili con il trasporto green e non sono sicuramente quelle più economiche o a portata di mano. Mentre tutti ci auguriamo che il passaggio al trasporto elettrico possa avvenire quanto prima, siamo anche consapevoli che dovrà trascorrere del tempo prima di avere autobus elettrici davvero performanti e soprattutto una rete infrastrutturale che permetta di utilizzarli con profitto.

Nel frattempo, gli autobus a gasolio Euro V e soprattutto Euro VI rappresentano una valida alternativa così come gli autobus a metano.

Gli autobus a metano, in particolare, si stanno rivelando da qualche anno la scelta di molte amministrazioni pubbliche che già prima della pandemia avevano deciso di agevolare la transizione ecologica convertendo o ampliando le proprie flotte di autobus con modelli a metano. Gli autobus a biometano, soprattutto, possono ridurre le emissioni di CO2 con una percentuale che va dall’80 al 180%.

 

Autobus, usato, economico: tre sinonimi di sostenibile

 

Scegliere l’autobus per muoversi è di per sé una scelta sostenibile perché il trasporto collettivo su strada riduce la percentuale di mezzi che circolano e snellisce il traffico evitando interminabili code durante le quali generalmente il motore rimane acceso continuando a scaricare gas nell’atmosfera. È facile capire, quindi perché il PNRR per i trasporti abbia stanziato così tanti fondi per favorire la mobilità sostenibile incentivando il rinnovo del trasporto pubblico.

Ci sono però degli aspetti da considerare. Rinnovare la flotta urbana o extraurbana è sicuramente un’azione importante, considerando che mediamente gli autobus italiani hanno una dozzina d’anni contro i 7,5 anni della media europea. Oltretutto nel 2018 si calcolava che solo un quarto degli autobus circolanti fosse alimentato da motori a basse emissioni.

Tuttavia, bisogna considerare che l’acquisto di un autobus nuovo comporta una spesa importante e che la sua costruzione ha attivato una filiera di produzione industriale non sempre ecocompatibile. Oltretutto un acquisto massivo di nuovi autobus comporta un altrettanto massiccia rottamazione di quelli vecchi che però, rappresenta un’opzione inquinante dato che le discariche non sono di certo luoghi salubri.

 

Prova il nostro usato

 

Certo, gli autobus con più vita alle spalle possono avere un meritato congedo, ma molti veicoli più recenti possono essere rimessi a nuovo dalle abili mani dei meccanici di Basco.

Nella nostra officina gli autobus usati vengono controllati in ogni loro parte meccanica e di carrozzeria e resi di nuovo performanti per un utilizzo che non ha nulla da invidiare ai modelli appena prodotti.

Acquistare un autobus usato a gasolio o alimentato a metano soddisfa le esigenze del PNRR per la mobilità sostenibile e, anzi, può rivelarsi una scelta ancora più green.

Guarda il nostro usato, troverai molti modelli delle più importanti marche italiane ed europee e contattaci se hai bisogno di una consulenza o vuoi chiedere un preventivo.

La transizione ecologica ci aspetta e non c’è momento migliore di questo per andarle incontro!

Autobus autonomi senza conducente: scopri a che punto siamo

I bus elettrici senza conducente rappresentano una vera svolta per la vivibilità della mobilità urbana e interurbana, quasi come una visione fantascientifica che buca il grande schermo per concretizzarsi sulle nostre strade. Gli autobus a guida autonoma sono sinonimo di grandi benefici, a partire dalla riduzione dei costi operativi ma anche dalla riduzione del margine di errore umano; tutto questo, senza dimenticare i grandi vantaggi per l’ambiente, che derivano dalla diminuzione di eccessivi arresti e accelerazioni.

Non troppo tempo fa, un primo passo verso la città del futuro è stato compiuto a Malaga, in Spagna! Un primo autobus autonomo senza conducente ha fatto capolino tra le strade europee, mettendo alla prova le capacità dell’intelligenza artificiale: grazie a un ampio sistema di sensori e telecamere per il riconoscimento dei semafori, il bus elettrico senza conducente ha potuto compiere per ben sei volte al giorno un percorso di 8 chilometri, che congiunge il centro al porto di Malaga.

Tuttavia, non è ancora possibile parlare di veicolo totalmente “driverless”, ma di veicolo semi-automatico. Per tutta la durata dell’esperimento è rimasto infatti a bordo un conducente esperto, pronto a intervenire in caso di necessità o pericolo. Quanto dobbiamo ancora attendere quindi prima che gli autobus a guida autonoma diventino la norma per la mobilità urbana e interurbana? Lo scopriamo in questo articolo.

 

Nuovi protocolli e autorizzazioni per gli autobus a guida autonoma

 

Dai test effettuati a Malaga e a Singapore nel 2021 e da quelli ancora in corso a Edimburgo, nel Regno Unito e in Michigan (USA) non emergono grandi preoccupazioni in termini di sicurezza, anzi: gli autobus senza autista sembrano offrire le giuste garanzie per l’incolumità dei passeggeri. Ciò che invece ancora scarseggia, almeno in Italia, è un’esaustiva definizione dei protocolli, oltre che l’ufficiale rilascio delle autorizzazioni per la circolazione di questi nuovi mezzi da parte del Ministero dei Trasporti.

Continua infatti a mancare un accordo comune a livello internazionale con le istituzioni europee di riferimento nel settore della mobilità: perché questo si raggiunga, è necessario che i bus elettrici senza autista, attraverso l’intelligenza artificiale, siano in grado di imparare a conoscere le strade e le vie delle città nel più piccolo dettaglio. Ogni mezzo dovrà poter identificare con precisione tutti i passaggi pedonali e gli ipotetici ostacoli durante il percorso, come discese, salite, svolte improvvise oppure ancora incroci. Ogni bus senza autista dovrà poi adattare la guida in condizioni di cattivo tempo: se il buio e la nebbia non rappresentano un problema per gli autobus intelligenti, il funzionamento di sensori e batterie di bordo potrebbe essere negativamente influenzato da forti vento e pioggia.

La strada per l’affermazione di questa nuova frontiera tecnologica sembra essere quindi ancora tortuosa e non priva di ostacoli! Nella progettazione degli autobus a guida autonoma perfetti entrano in gioco tre fattori chiave: l’efficace connessione tra algoritmi e sensori che guidano il veicolo, la leggerezza della struttura del mezzo e l’utilizzo di motori elettrici e tecnologie led per il massimo risparmio sull’energia.

Noi di Basco guardiamo con attenzione e curiosità a questa prossima rivoluzione nel settore dei trasporti. Nel frattempo, se sei alla ricerca di autobus a ridotto impatto ambientale, consulta la nostra sezione Cerca usato: troverai tante valide proposte, scrupolosamente controllata e rimesse a nuovo sia nella meccanica che nella carrozzeria.

Per qualsiasi domanda o informazione in merito ai nostri servizi, non esitare e Contattaci! Il nostro team di esperti è pronto a rispondere ad ogni richiesta nel più breve tempo possibile.

Come vengono classificati gli autobus?

Quando pensiamo alle categorie dei veicoli ci vengono subito in mente quelle che vediamo tutti i giorni e a cu siamo più abituati: auto, moto, mezzi pubblici ecc.

In realtà esiste una precisa classificazione –la classificazione UNECE (United Nations Economic Commission for Europe)– condivisa dagli stati membri dell’Unione Europea che definisce le categorie di veicolo a seconda dell’uso e tipo, della massa e della velocità massima.

La divisione UNECE individua questa macrocategorie:

  • Motoveicoli (L)
  • Veicoli per il trasporto di persone (M)
  • Veicoli per il trasporto delle merci (N)
  • Rimorchi (O)
  • Veicoli agricoli e forestali (T)
  • Veicoli fuoristrada (G)
  • Veicoli da uso speciale (S)

In questo articolo ci occuperemo dei veicoli commerciali per il trasporto di persone e, nello specifico, vedremo come si articola la classificazione degli autobus.

 

Esiste una classificazione degli autobus?

 

Nell’immaginario comune la classificazione degli autobus è, probabilmente, un po’ fumosa se non assente. Molto spesso l’autobus viene confuso con il pullman o la corriera e non è ben chiaro se esista una differenza tra quello che svolge tratte urbane o extraurbane.

Facciamo, quindi, un po’ di chiarezza.

 

Cos’è un autobus: primo step

 

L’autobus rientra nel gruppo M delle categorie di veicoli UNECE, ovvero fa parte dei veicoli per il trasporto di persone.

Sotto quest’etichetta, però, compaiono anche le autovetture, ovviamente. Il fattore discriminante per fare una prima scrematura è il numero di posti a sedere:

  • fino a 9 posti a sedere: stiamo parlando di un’autovettura,
  • oltre i 9 posti a sedere: abbiamo a che fare con un autobus.

 

Cos’è un autobus: secondo step

 

Ok, il mio veicolo ha più di nove posti, ma non mi sembra un autobus.

 In effetti c’è ancora un passaggio da fare e per definire quest’ulteriore classificazione degli autobus bisogna nuovamente considerare il numero di posti a sedere:

  • se il veicolo commerciale per il trasporto di persone ha più di 9 posti a sedere ma meno di 16 è un minibus,
  • se invece si tratta di un veicolo commerciale per il trasporto di persone con più di 16 posti a sedere è a tutti gli effetti un autobus.

Classe I, II e III ovvero urbano, extraurbano e turistico: la classificazione degli autobus a seconda della funzione e dei posti a sedere o in piedi

A queto punto entra in gioco una seconda categorizzazione che riguarda gli autobus dotati di più di 22 posti a sedere oltre a quello del conducente. È qui che possiamo incontrare la divisione a seconda delle modalità di trasporto dei passeggeri:

  • Classe I: sono i veicoli con spazi per passeggeri in piedi.
  • Classe II: appartengono a questa categoria i veicoli per il trasporto di passeggeri seduti o in piedi nel corridoio
  • Classe III: si tratta dei veicoli predisposti esclusivamente per il trasporto di passeggeri seduti.

Generalmente gli autobus appartenenti alla prima categoria, la Classe I vengono destinati al trasporto urbano in quanto questo prevede brevi tratte che possono essere affrontate agevolmente in piedi. Anche gli autobus suburbani appartengono alla Classe I ma in questo caso devono essere previsti dei posti a sedere in numero non inferiore al 40% dei posti totali (35% negli autobus autosnodati).

Per contro, gli autobus di Classe III che presentano solo posti a sedere vengono destinati a viaggi lunghi come quelli di tipo turistico.

Gli itinerari interurbani, la cui distanza è variabile, vengono coperti dai veicoli appartenenti alla Classe II che permette entrambe le modalità di viaggio, in piedi o a sedere. In questi veicoli i posti a sedere devono essere almeno il 65% dei posti totali (55% negli autobus autosnodati).

Questa prima classificazione, poi, prevede per ogni voce diverse sottocategorie che hanno a che fare con il fatto che l’autobus sia autosnodato o meno, si sviluppi su due piani o no, e abbia il pianale ribassato.

 

E gli autobus che hanno meno di 22 posti?

 

Gli autobus che hanno più di 16 posti ma meno di 22 vengono divisi in:

  • Classe A: vi appartengono i veicoli con sedili ma predisposti anche per il trasporto di passeggeri in piedi. Sono mezzi usati per il trasporto urbano e suburbano,
  • Classe B: in questa categoria rientrano i veicoli che non sono predisposti per il trasporto dei passeggeri in piedi e che quindi sono usati per le lunghe tratte turistiche.

 

Vedere per credere

 

Vuoi avere un’idea più chiara di quali sono gli autobus di cui abbiamo appena parlato?

Guarda i nostri autobus usati, potrai trovare molti modelli delle principali marche nazionali e internazionali (link pagina marchi)di Classe I, Classe II o Classe III ma anche minibus (link pagina minibus), pullman (link pagina pullman) autobus autosnodati (link pagina autosnodati)  divisi per forma di alimentazione (link pagina alimentazione ): a gasolio, a metano o ecologici.

 

Usati ma come nuovi

 

Tutti i nostri autobus vengono attentamente controllati e revisionati nella nostra officina, per garantire la qualità e la sicurezza di un prodotto capace di offrire le stesse prestazioni di uno nuovo ma a prezzi contenuti.

 

Scopri il nostro usato e chiamaci o scrivici se vuoi maggiori informazioni o un preventivo. I nostri tecnici sono sempre disponibili per una consulenza gratuita.

Volvo 7900: una dozzina di autobus ibridi per Cracovia

Dodici gli autobus ibridi Volvo 7900 articolati che partiranno alla volta di Cracovia.

I modelli saranno in dotazione della Municipal Transport Company (Mpk) della città polacca.

Con l’ultima commessa sale a 50 il numero degli autobus ibridi della casa svedese venduti in Polonia.

Si tratta di autobus ibridi Volvo 7900 elettrico, modello in grado di viaggiare in modalità completamente elettrica fino a 20 chilometri orari, senza produrre emissioni.

Il tutto grazie all’energia prodotta dal motore Volvo I-Sam da 150 kW.

Per velocità superiori, l’autobus ibrido è sostenuto da un motore termico Volvo D5K da 240 cavalli quattro cilindri.

In frenata l’energia prodotta è accumulata nelle batterie ed è utilizzata per il funzionamento del motore elettrico e dei dispositivi ausiliari.

La consegna degli autobus ibridi Volvo 7900 è prevista per la seconda metà del 2018, dove gli ibridi targati Volvo sono regolarmente in funzione nelle città di Tarnowskie, Inowrocław, Wroclaw.

Ad oggi sono oltre 3.800 i pullman elettrici (full electric o ibridi) venduti dal marchio svedese in 22 diversi paesi, dove Regno Unito, Spagna e Colombia rappresentano i mercati di maggiore successo.

Finora Volvo è l’unica casa produttrice di autobus ad aver concluso la produzione di Classe I a gasolio per concentrare tutte le proprie energie ed i propri sforzi sulla realizzazione di autobus elettrici.

«Rendere migliore la qualità dell’aria ed abbassare la soglia di rumore sono gli aspetti principali quando si progetta un sistema di trasporto pubblico. A Cracovia questo obiettivo è prioritario, dato l’elevato livello di inquinamento atmosferico. Siamo particolarmente contenti di contribuire per una causa così importante, mediante la consegna di autobus ibridi per il servizio pubblico locale ed offrire agli abitanti di Cracovia la possibilità di viaggiare su autobus moderni e amici dell’ambiente», ha commentato Małgorzata Durda, regional director di Volvo Buses per la Polonia ed i paesi baltici.

 

Mezzi pubblici sempre più smart con il Mobile Ticketing

La caccia al tabacchino per l’acquisto del biglietto può dichiararsi conclusa.
Per i mezzi pubblici arriva il mobile ticketing.
Secondo un rapporto “Mobile & Online Ticketing 2015-2019” di Juniper Research infatti, entro il 2019 un biglietto su due in tutto il mondo sarà digitale, visualizzato su un dispositivo mobile.

In Italia sono già molte le città in cui l’acquisto dei biglietti è stato esteso anche all’online. Dal biglietto del treno acquistato tramite un’applicazione o sul sito internet al biglietto dell’autobus che si riceve per messaggio.
Per usufruire del servizio basta mandare un sms con specificata la linea dell’autobus e il nome della fermata. Appena fatto l’invio, si riceve un messaggio con un biglietto già valido per 90 minuti. Non rimane poi che esibirlo al controllore e farsi un viaggio in relax con un solo costo aggiuntivo… quello del proprio operatore telefonico!