Le sfide della mobilità urbana sono sempre più numerose e complicate. Basti pensare a quanto noi stessi ci muoviamo, durante il giorno o durante la notte, a bordo di una macchina, di una moto, di un aereo oppure ancora di un autobus. Per non parlare dell’inquinamento generato da congestioni e incidenti.
Soprattutto nelle città affollate, i mezzi di trasporto pubblici e privati rappresentano i principali responsabili dell’aumento di Co2 nell’aria. Per questo motivo, a livello internazionale, si sta parlando sempre più della necessità di attuare una vera e propria transizione ecologica, verso una mobilità sostenibile.
Ma che cos’è la mobilità sostenibile? È la stessa Commissione Europea, già nel 2006, a dare una definizione di mobilità green. Parla proprio di un nuovo modello sostenibile, attraverso cui sarà possibile “predisporre sistemi di trasporto che rispondano alle esigenze economiche, sociali e ambientali della società”.
L’obiettivo è quello di ridurre al minimo l’impiatto delle emissioni nocive sull’ambiente, tramite la massimizzazione dell’efficienza e della rapidità degli spostamenti e offrendo quindi un elevato livello di mobilità ai cittadini. La mobilità green volge una rinnovata attenzione non solo all’aspetto ambientale, ma anche a quello umano.
Ma come farlo nel concreto? Vediamo insieme alcuni esempi di mobilità sostenibile, per promuovere un modello alternativo e innovativo per il sistema dei trasporti.
Un esempio di mobilità sostenibile: gli autobus a basse emissioni
Esistono tante e diverse strategie per favorire lo sviluppo di una cultura dei trasporti più sostenibile, dalle pratiche di mobilità dolce, che suggerisce lo sfruttamento della forza fisica invece che del motore, fino alle pratiche del car pooling, che permette invece di condividere la propria auto con altri passeggeri.
In questo articolo, però, approfondiamo una particolare pratica di mobilità green e che si concentra sulla mobilità dei trasporti interurbani e urbani, e in particolare degli autobus. Un primo e semplice modo, infatti, per favorire la riduzione dell’inquinamento è proprio quello di scegliere mezzi a basse emissioni per i propri spostamenti.
In questo senso, gli autobus elettrici rappresentano la vera e più avanzata sfida per il prossimo futuro, ma anche gli autobus a gas naturale, come quelli a base di metano o Diesel Euro 5 o Euro 6, sono riconosciuti a livello internazionale come una valida soluzione per contribuire alla transizione ecologica. In particolare, gli autobus a biometano possono arrivare a ridurre le emissioni di Co2 dall’80% fino al 180%.
Questi esempi di mobilità sostenibile contribuiscono fortemente al contrasto del cambiamento climatico, soprattutto nei luoghi dall’elevata urbanizzazione, in cui quindi persiste un’alta circolazione di mezzi e persone. Nel 2018 in Italia, il numero di autobus a basse emissioni si calcolava essere parti a 25,8 ogni 100 bus utilizzati; un numero che ci si auspica aumentare nel prossimo beve periodo.
Per rispondere in maniera efficace alle sfide della mobilità urbana, bisogna quindi scegliere comunemente un nuovo modo di muoversi, più intelligente ed efficace, in completa ottica mobilità green. Per questo motivo, Basco lavora con un gruppo giovane, affiatato, internazionale e dalla grande esperienza, in grado di comprendere le sfide attuali e affrontarle con una visione orientata al futuro.
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