Che cos’è e come funziona il filobus?
Un filobus è un veicolo progettato per il trasporto pubblico che utilizza l’energia elettrica per muoversi lungo una rete di fili aerei, chiamati linee di contatto.
Ma che motore usano i filobus? A differenza di un autobus tradizionale, che è dotato di un motore a combustione interna, il filobus è alimentato da un sistema elettrico che prevede un motore elettrico e una serie di batterie o condensatori per immagazzinare l’energia. Questo non significa che tutti i Filobus utilizzino un motore elettrico. Infatti, esistono anche modelli con un classico motore termico, solitamente più datati. In ogni caso, il motore in un Filobus entra in funzione solamente nel caso il mezzo dovesse effettuare spostamenti in assenza di catenario o in una situazione di emergenza.
È proprio questo sistema di alimentazione elettrica che rende il filobus una soluzione sostenibile e a basse emissioni, poiché non produce inquinanti atmosferici diretti durante la sua operatività. Oltre a ciò, è considerato dalla commissione europea un mezzo che non produce nemmeno inquinamento acustico.
Proprio per questi motivi il filobus viene utilizzato in molte città di tutto il mondo come alternativa ai mezzi di trasporto a combustione interna, soprattutto nelle aree urbane in cui il traffico è intenso e si verificano frequenti fermate e partenze.
Quanto consuma un filobus?
È vero che i filobus offrono numerosi vantaggi in termini di impatto ambientale, ma come qualsiasi sistema di trasporto, anche questi richiedono una certa quantità di energia per funzionare. E quindi, quanto consuma un filobus?
Il consumo energetico di un filobus può variare a seconda di diversi fattori come la sua dimensione, il tipo di motore, il numero di passeggeri a bordo e la tipologia di percorso su cui viene utilizzato. Un filobus moderno, che utilizza un sistema di propulsione elettrica avanzato, può consumare in media tra i 1,5 e i 2,5 chilowattora (kWh) di energia per chilometro.
È importante sottolineare che il consumo energetico di un filobus può essere influenzato anche dall’efficienza della rete di elettricità alla quale è collegato. Se la rete elettrica è alimentata da fonti rinnovabili, come l’energia solare o eolica, l’impatto ambientale complessivo del filobus sarà ulteriormente ridotto.
I filobus in Italia
L’Italia è stata una delle prime nazioni europee a introdurre i filobus, con le prime linee che risalgono agli anni ’30. Oggi, i filobus continuano a essere una componente significativa del sistema di trasporto pubblico in diverse città italiane. Milano in particolare ha una vasta rete di filobus che copre diverse zone della città e dei suoi sobborghi, offrendo un’alternativa sostenibile e conveniente per i cittadini e i visitatori.
I filobus in Italia sono ampiamente apprezzati per i loro vantaggi ambientali e il loro impatto ridotto sull’inquinamento atmosferico. L’utilizzo dell’energia elettrica come fonte di propulsione consente di ridurre le emissioni di CO2 e altri inquinanti atmosferici, contribuendo a migliorare la qualità dell’aria nelle città italiane.
Le tecnologie dei filobus in Italia sono progredite nel corso degli anni, con l’introduzione di veicoli più moderni ed efficienti. I filobus ibridi, che combinano l’elettricità con un motore di backup a combustione interna, sono diventati sempre più comuni, consentendo una maggiore flessibilità operativa e una riduzione ulteriore delle emissioni. Esistono anche modelli ancora più innovativi, in cui anche il motore di backup è elettrico, un’evoluzione totalmente green.
Basco Srl, grazie a una recente partnership con Skoda Electric, è diventato distributore esclusivo di filobus Skoda in Italia, segnando un importante passo avanti nella promozione della mobilità pubblica sostenibile nel nostro Paese.
Questa collaborazione ha permesso a Basco di aggiudicarsi una sostanziale fetta di mercato nel settore dei filobus, consolidando la propria posizione come punto di riferimento per le soluzioni di trasporto pubblico ecologiche.
