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Autobus Mercedes, le caratteristiche da tenere d’occhio prima di un acquisto

Il suo marchio è famoso in tutto il mondo per la produzione di automobili di prima fascia, ma oltre alla produzione di tipo privato Mercedes produce anche veicoli di tipo industriale come camion, furgoni e pullman.

Mercedes è uno dei più grandi costruttori di autobus europei. Scegliendo di acquistare un pullman di questa casa costruttrice si avrà a disposizione un mezzo con delle caratteristiche uniche nel suo genere, come una meccanica particolarmente affidabile e degli interni curati nei minimi dettagli.

Ovviamente, i veicoli usati hanno un prezzo nettamente minore rispetto a quelli nuovi di fabbrica, e la differenza di prezzo varia in base a diversi elementi, tra questi la normativa antinquinamento e l’anno di
immatricolazione.


Che cosa bisogna guardare prima dell’acquisto di un pullman usato in vendita?

Durante le fasi dell’acquisto è buona norma osservare attentamente lo stato d’usura delle diverse parti a vista come cinghia di distribuzione, interni e parti meccaniche. Inoltre, è sempre preferibile osservare anche il fondo del veicolo così da vedere se c’è o no presenza di ruggine sulle superfici metalliche. E’ buona norma, infine, controllare approfonditamente tutti i documenti: carta di circolazione, storico delle manutenzioni effettuate, etc.
Solo in questo modo potrete essere certi che tutto sia in perfetta regola.


Quali sono le difficoltà che possono presentarsi nell’acquisto di un autobus usato?

Il processo di acquisto di un autobus usato è abbastanza articolato, in particolare se il veicolo si trova all’estero e lo si vuole importare in Italia. Qui entrano in gioco le competenze di un’azienda intermediaria come Basco, specializzata orizzontalmente e consapevole di quelle che sono le operazioni necessarie e le difficoltà ricorrenti:

  • Ispezioni tecniche dei veicoli (ci occupiamo dell’organizzazione della trasferta);
  • Selezione del trasportatore incaricato del trasferimento del bus dall’estero in Italia (via strada o tramite carrellone/bisarca);
  • Barriere linguistiche, nel dialogo con il fornitore estero (parliamo sette lingue);
  • Svolgimento pratiche di nazionalizzazione e immatricolazione dell’autobus in Italia;
  • Eventuali tasse doganali (nel caso di importazione da Svizzera o altro paese extra UE).
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